Programma per la Trasparenza e l'Integrità

  

Non tutte le prescrizioni contenute nel D. lgs. 33/2013 sono suscettibili di diretta applicazione nelle scuole in quanto molte delle informazioni previste dalla normativa generale sono pensate per strutture di livello ministeriale; basti pensare che nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni la figura del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, soggetto incaricato dalla legge di proporre il Piano per la Prevenzione e di monitorarne l'applicazione, è individuata tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio ed il provvedimento di nomina è di competenza dell'organo di indirizzo politico.

La Giunta regionale pertanto con sua deliberazione n. 91 del 25/01/2013, ha nominato quale responsabile della Prevenzione e della Corruzione il Segretario regionale, dott. Luigi Malfa.

Appare, inoltre, indissolubile la stretta relazione sussistente tra il Piano triennale della Prevenzione della Corruzione, il Piano triennale per la Trasparenza e l'integrità ed il Piano triennale della Performance nonché l'importante ruolo ricoperto in materia dall'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). Nella scuola, per esplicita previsione di legge, tale organismo non può esistere e, d'altronde, lo stesso Piano della Performance non ha ancora trovato attuazione. Un'attenta lettura della Delibera CIVIT 50/2013 suffraga queste interpretazioni.

In attesa di evoluzioni interpretative di CIVIT o ministeriali, quanto sopra spiega perché non sussiste l'obbligo di designare un Responsabile per la Trasparenza nelle scuole né tanto meno l'obbligo di adottare il connesso Piano triennale con tutte le relative procedure. In ogni caso il Dirigente scolastico, per il ruolo istituzionale che svolge, ha in carico gli obblighi previsti.